B & N | Dimostrateci che non siete già in ferie: con la testa sul Bologna, massima attenzione !

Sharing is caring!

TORINO vs UDINESE : stadio Grande Torino di Torino. Arbitro Cossu ( 4 )

Nihil inimicus quam sibi ipse – il nostro peggior nemico siamo noi stessi (Cicerone). Fervet opus: ferve l’opera il lavoro (Virgilio nelle Georgiche). Sacrificio e sudore che purtroppo si nota assai poco ultimamente. Impegno cadente.

SAGGEZZA: (la vera solida saggezzaconsiste quasi interamente in due cose,conoscenza di Dio e conoscenza di noi stessi .) Giovanni CALVINO. Noi aggiungiamo conoscenza della propria personalità individuale, rapportata poi alla conoscenza,oltre che propria, a quella della funzione di squadra, di ruoli propri e di squadra con generosità oltre che altruismo, inclusa la preparazione del mister che ha l’obbligo di valutare l’humour dello spogliatoio in atto che non risulta al meglio, dove balenano malcontenti a partire da giocatori ora perfettamente in forma, ma che non vengono per sua stessa denuncia, utilizzato al meglio e,trattandosi di Sanchez da titolare, tanto che sono stuffi, paventando la volontà di andarsene, come lui risultano diversi altri, Lucca in primis. sull’arbitraggio: annullo nel secondo tempo di un gol all’Udinese per un supposto sospetto fuorigioco, forse dubbio ma pazienza,inoltre inversioni su certi falli, così come il secondo gol del Torino nasce da un fallo per atterramento di Kalstrom, non rilevato dall’arbitro che ha lasciato incomprensibilmente proseguire mentre la squadra ralletava a seguito di quel fallo. La partita inizia con le solite scorribande lungo i corridoi, da ambe le parti, batti e ribatti continuo ma poche le azioni di gioco costruttive, pur avendo entrambi i contendenti interesse a portarsi a casa un risultato positivi,specie l’Udinese negativa dopo un ciclo positivo fino ai 40 punti raggiunti in classifica generale per poi fermarsi a un filotto di 4 risultati negattivissimi, con questa sconfitta siamo a 5, ma le difficoltà continuano sfidando in casa il Bologna,squadra notoriamente ostica e infima per l’Udinese. Di seguito, troveremo il Cagliari, altra realtà non facile a Cagliari.

Sia nelle partite interne a Udine, sia in quelle esterne, questa squadra appare deconcentrata e mentalmente vuota, come dimostra di essere in questo periodo, demotivata, senza che, sia il mister che, i preparatori riescano a fare davvero il loro dovere come sostengono,ovvero, fare in modo che la squadra risponda alle chiamate,non bastando al mister sostenere che mancano le qualità, se non si fa nulla per estrapollarle oltre che caricare mottivazionalmente i giocatori in ogni soggetto attraverso l’empatia e l’autostima, per arrivare poi all’assetto di squadra nel suo insieme. Persino l’assenza di Thauvin dopo un infortunio, non molto grave, almeno in apparenza, comincia a lasciare strascici dubbiosi, non si vorrebbe ma… . Mancano 5 partite e… .

Due giocatori importanti fuori su 35 giocatori presenti non consentono scusanti varie, in quanto i giocatori sono gli stessi che nel tempo hanno dimostrato qualità specie con il modulo 3-4-2-1( e/o 4-4-2) oltre al (3.5.2 e/o 1-1 vecchio modulo )

I moduli nel calcio, c’entrano poco per non dire nulla in quanto poi sta ai giuocatori applicare la regola partita per partita accasandosi nel posto più consono per trovare libertà d’azione secondo proprie qualità psico-fisiche e tecnico-tattiche. Dribling. Visione di gioco fronto-temporale al millesimo di secondo a secondo dell’azione del portatore di palla e dell’avversario. La società in tutto questo cosa c’entra?… . Sta al mister e ai preparatori preparare le partite secondo un modus operandi che ultimamente risulta dubbio.

Lovric che al 65‘ manca un pallone da sotto la porta per il possibile pareggio e quindi il possibile cambio della partita e del risultato, detto che ci pare costruito ab hoc dall’arbitro Cossu a suon di errori. Al 70‘ pure Davies si fa fregare da Milinkovic che para in facile truffo.Troppi i tiri/flatulenza dall’Udinese verso la porta mentre il Torino con due tiri fa due gol,poco mneno poco più. Negli ultimissimi minuti il mister, mago di turno,toglie tre giocatore per inserire Pafundi (1) Sanchez e Pizzarro che non hanno quasi nemmeno il tempo di entrare in campo.ome mai

Ricordiamoci lo stop avvenuto sui quaranta punti. Raggiunta la salvezza lo stop,come mai?, qualcuno ce lo spieghi.

Insistiamo: troppi errori organizzativi a modestissimo avviso, troppi giocatori forse stanchi oltre che demotivati, troppi i giocatori non utilizzati per far riposare i soliti in campo.

  • Forse hanno ragione i 40 tifosi al seguito: questa squadra inclusa la dirigenza è già in montagna o sulla spiaggia in bikini. Enza provveder

Errori da parte della società, forse ha tirato troppo a lungo senza prendere provvedimenti, senza provvedere a ritiri non solo brevi ma più lunghi. Kalstrom è stato uno dei migliori. Altro che decimo posto.

Nel periodo Pasquale e post, si preparano e si pongono in essere i fuochi che serviranno, a preparare i lauti pasti, ma non solo. Sotto le fiamelle rimaste possono ardere segreti condivisi e non condivisi che ognuno porta nel proprio io individuale, abbandonando la dovuta concentrazione e attenzione tra il menefreghismo generale. Ecco spiegati inverosimilmente i motivi del filotto di sconfitte e die tiri in porta privi di rabbia e di voluttà per fare propria la posta. Partite inguardabili o quasi.

Un giocatore – meglio un Campione quale Sanchez fatto entrare a mo’ di sfida anacronistica negli ultimissimi minuti, cosa voleva il mister, l’impossibile,stante un risultato negativo,improvvido e troppo facile nel raggiungimento da parte del Torino – 2-0 . Dettatura da parte di un Mister preparato del tutti incerta e inqualificabile, tali guiocatori stante che sono in forma fisica meritano un posto da titolari.

Runajic persista con le sue idee e saranno tutte sconfitte fino alla fine, pur tra tutti gli scongiuri. A Udine contro una squadra vera bomba molto ostica per l’Udinese quale il Bologna arbitrerà Fabio Maresca di Napoli. A Marzo sotto la sua direzione l’Udinese ha battuto il Parma.

Attenzione massima al Bologna che non perdona ed è per l’Udinese forse la bestia nera, il suo allenatore quel Italiano dal quale pure Runnajic ha molto da imparare, oppure dimostri fattivamente il contrario. Non solo la squadra ha le sue colpe ma tutta l’organizzazione inclusa la società che doveva stringere loro la cinghia per tempo, forse. Troppa bonarietà guasta. Con i 40 punti la squadra ha dimostrato quello che può quando vuole,il minimo editale, poi la vacanza se non romana – Udinese.

Si vuole segnalare che nella sfida Torino- Udinese, il Torino non ha vinto solo la partita ma pure il Trofeo dedicato a un grande giornalista sportivo, il Trofeo Bruno Pizzul, friulano, per il quale un gruppo di giornalisti sportivi in sua memoria ha dedicato questo Trofeo in queste occasioni da assegnare alla squadra vincente tra le due in parola. Bruno Pizzul era un grande tifoso granata ma amava anche la sua Udinese.