Udinese, la strada è quella giusta ma devi crescere ancora…

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Prima della sosta l’Udinese perdeva quasi sempre o al massimo pareggiava ora nella ripresa post-natalizia e di Capodanno sosta prevista per le nazionali fino al 19 gennaio c.a., si ripresenta più preparata da che si vede grazie al lavoro svolto, pur giocando molro meglio del Parma sbaglia ancora troppo, indfatti il “solito” De Paul, unico malgrado i difetti caratteriali che con il calcio hanno poco o nulla da vedere a impegnarsi cercando di dare il massimo colpisce due pali ( in parte sfortunato e non solo egoista con compagni poco collaborativi ). Specie sul secondo solo la sfortuna impedisce il gol, bellissimo pure il primo però meglio fosse stato gol. Iella piena. Lasagna il solito che non combina nulla o quasi. Sul gol del momentaneo pareggio dell’Udinese al 52’ st è dovuto intervenire Okaka di testa in quanto Lasagna era già “cancellato” OKAKA da dietro il compagno spedisce la palla di testa in porta e gol del pareggio. Il vantaggio del Parma è derivato da una supposta papera di Nuythink il quale in area non marca il pallone in possesso dell’avversario impedendogli il tiro ma pare di vedere un incrocio se tanto può essere di piedi in cerca della palla con l’avversario che cade ( ci è sembrato più un tuffo dello stesso, che…), l’arbitro non vedendo nulla di grave fa proseguire con rimessa di Musso. Dopo qualche minuto uno stop a sorpresa in quanto quelli del VAR hanno reclamato un fallo da rigore ( mai visto fischiare dopo minuti di gioco) fallo che per noi a ben vedere non esisteva e per questo l’immagine del Var dovrebbe apparire sugli schermi esistenti nello stadio,possibile che ogni partita ci sia un rigore fischiato solo contro l’Udinese,infatti nel secondo tempo un giocatore di casa viene letteralmente placcato in area avversaria ma l’arbitro fa segno di proseguire senza assegnare nessun calcio di rigore né il VAR a questo punto reclama. Giustizia all’italiana, ma possibile che a Udine….certi arbitraggi… .

Intanto la platea (tifosi) a ragione o a torto se la prendono con i soliti soci di maggioranza noti come famiglia Pozzo.

L’Udinese ha giocato per dirla tutta almeno tre volte meglio del Parma, però non sempre attenta, il secondo gol nasce da un passaggio lungo rivolto a Gervinho che prende indisturbato palla,mentre la difesa Udinese aveva un solo giocatore utile al suo posto,mentre gli altri accorrevano ma ben distanti,mentre si sa che gli attaccanti del Parma non solo furbi e tecnici sono velocissimi tanto che il giocatore ospite ha tutto il tempo solo soletto di saltare Musso e insaccare mentre a Udine questo non si vede. Fossero furbi i difensori di casa vistra la mal parata dovevano disturbare e placcare beccandosi un giallo prima della metà campo o giù di li l’attaccante del Parma evitando il gol.

A Udine nessuno si offenda ma i giocatori dimostrano poca intelligenza, non tutti ma in buona parte.

La squadra sin dall’inizio, ha dato l’impressione ottica di volersi gettare con slancio e impeto fervore e zelo in un nuovo episcopio tecnico-tattico quel nuovo canovaccio che prima dello stop non si vedeva in questo contesto, un gioco o lavoro lineare che portava con quel necessario impeto e capacità tecnico di controllo del gioco a raggiungere sia grazie agli esterni che centralizzando alla ricerca della profondità l’area avversaria, è mancato solo il gol o i gol possibili se la marcia fosse stata condotta con maggiore fraseggio e dialogo tra le diverse parti. Quello che manca forse a De Paul è un pelo di generosità a favore della squadra in più, per il resto diventerà un campione per la stoffa che di mostra di avere.

Dat census honores, nello specifico chiaramente la ricchezza,di gioco, procaccia i meritati onori di causa ed effetto ( Orazio …). Vae vinctis, guai ai vinti (Tito Livio), necessità virtu dunque si deve risorgere vincendo a nostra volta quanto più possibile almeno per le battaglie ancora da combattere visto che perso contro il Parma ora diventerà durissima risalire nel ritorno,infatti il tempo rimane poco. Su questo anche l’allenatore Nicola non dovrà tentennare più, o si salva subito o saranno guai per lui. Non può più guardare in faccia nessuno, non può più rispettare le grandi,chi non lavora o non si impegna svenandosi prima lo deve fare dopo a maggior ragione, da qui la durezza del compito infame. Paragogico o epitetico. O esiste la morale o scompari senza.

Non è possibile cadere nella trapola tesa da Gervinho a ragione. Un vero regalo a fronte del rifiuto o paura di vincere della squadra di casa. Pur giocando meglio e con maggior impegno, non possibile.

Basti vedere a favore dell’Udinese ben 8 calci d’angolo vs 2 per il Parma. L’Udinese non spaventa l’area avversaria. E non basta un ottimo ed esperto giocatore quale OKAKA che negli ultimi 6 mesi aveva giocato solo 20 minuti circa,ora deve recuperare i 90 è chiaro e già quanto sta facendo lascia ben sperare. Solo lui può rendere produttivo mai lo diventi l’attuale Lasagna che ha smesso di essere produttivo ne esprime quella giusta rabbia che dovrebbe avere. La sua spalla naturale in un trio d’attacco è oltre Okaka quel De Paul inutilmente criticato dai tifosi anche se fosse meno nervoso sarebbe utile per tutti.

Al 19’ pt Fofana porta palla,vede D’Alessandro lo serve mentre quest’ultimo crossa per Lasagna che non ha lo slancio necessario e non arriva sulla palla nell’intento di girarla in porta. De paul con una grande giocata serve Larsen in area parmense, quest’ultimo nell’enfasi del gol mancanbdo delle necessaria umiltà, la spreca calciandola fuori, mentre Lasagna era libero così come Okaka,, ma…questo Lasagna misterioso… ?. Al 47’ Nuyting si ripete in area libera un pallone rimettendo in gioco Inglese autore del gol del rigore (11’ pt) , ma Musso che ancora stenta sui rigori para tutti il resto o quasi. Sul secondo gol errore della difesa Udinese Musso nell’ uno contro uno esperto nulla poteva di suo.

Nella ripresa a Okaka sale la rabbia con la determinazione e al 51’ pareggia di testa il conto con il Parma saltando lo stesso Lasagna che ancora una volta non ci arriva ( o non vuole?…).

Al 61’ notevole errore dell’Udinese mezza addormentata che lascia solo Gervinho capace d’involarsi per il secondo gol regalato dall’Udinese impunemente.

Al 66’ s.t. altro cross utilissimo di Larsen, Lasagna la gira di testa ma non abbastanza per aggirare il portiere del Parma, lo stesso para senza trattenere arriva d’impeto De Paul oggi sfortunato che c’entra l’ennesimo palo. Le porte non dovrebbero avere i pali…( scherzosamente…).- Ripartenza udinese centrale con un fraseggio tra Fofana e De Paul il quale inventa una palombella stupenda ma il portiere avversario non si lascia ingannare e para. 80’ altro palo di De Paul che con un tiro potente e radente a filo d’erba impegna il portiere al quale non rimane che deviare la palla d’istinti e con una fortuna terribile fuori dal campo oltre il palo. Il solito Mazzoleni ammonisce OKAKA per un non fallo,stupefacente Mazzoleni che ha Udine non ne ha mai fatto una di buona. Sono seguiti i cori contro un arbitro “fuori dal coro” tra la delusione, ma i tifosi e il pubblico ha sostenuto alla grande la squadra fino alla fine. Il freddo pungente di Udine deve avere bloccato il cervello del direttore di gara che ne ha combinate di tutti i colori, non concedendo nemmeno un rigore che c’era e pieno all’Udinese.

Quindi è seguita la consegna della zebretta d’oro a Lasagna che quest’anno è stato prescelto dalla tifoseria tra i vari attori… .

Moltissima delusione e critiche tra i tifosi che continuano anche su facebook e non solo… .

Probabile nei si dice un ritorno di Inler per il centrocampo? (Magari). De paul esterno sinistro non incanterà ma spostato in aventi eccome va dall’esterno centralizzando, V.Berhami indispendsabile.Oggi è mancato Pussetto squalificato ma lui con Okaka de minimis possiamo scommettere che sarebbe stato pareggio necessario per rinbcuorare e tirarsi avanti ma ancora una volta l’Udinese perde a causa di episodi negativi imperdonabili pure oggi, su entrambe le occasioni da gol del Parma. Poche le occasioni per i rinforzi sia in Italia che all’estero specie a titolo di prestito, ma la squadra va rinforzata con gente provcveduta ed esperta. Tra i vari nominati o segnalati. Blerim Dzemaili,32 anni che si allena a parte a Bologna. Altro nome Perperim. Hestemaj, coetaneo del primo e che il Chievo potrebbe cedere.Stessi anni anche per Luca Cigarini del Cagliari si dice più raffinato con i piedi in scadenza di contratto, ma potrebbe rimanere fino allo svincolo,altro candidato possibile Luca Rigoni 34 annni anche lui in scadenza di contratto. All’estero poco altro per la serie A,come Gokhan Inler come già accennato. Comunque almeno un paio di rinforzi esperti servono sia per il centracampo che per la difesa dove ci sono troppe “buche”.

Ora andremo a San Siro contro l’Inter? Questa Inter è stata capace di pareggiare il conto con il Sassuolo altro compagno dell’Udinese,quindi servirà un ulteriore salto di qualità per raccogliere qualcosa di buono anche se difficikle sperando che i difensori sappiano giocare nel loro ruolo e difendere l’area con efficacia cosa che non sempre dimostrano come visto anche al Friuli.

Due gol qualcuno sostiene: due nefandezze indegne della serie “A”.- Nicola dati da fare.