Udinese, il “catenaccio” non ti calza per nulla bene

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Ho studiato per anni arti e strategie militare anche per mera passione se non solo per dovizia ma nessun dato storico suggerisce il fatto che la cosidetta “linea gotica” pensata su quel territorio da Albert Kesselring noto generale, per vincere ma è stata solo una idea per resistere il più possibile bloccando gli americani sulla linea e infatti arriveranno a Berlino 1 mese dopo i russi, comunque una linea destinata alla sconfitta. Nulla da vedere con l’Udinese di ieri, squadra che ha dimostrato che fuori dal Friuli dove ha subito in prevalenza solo sconfitte con Velasquez e una sola bella “quel la sì e unica vittoria vs la Roma di Di Francesco”, ora sulla linea gotica non ha prodotto nulla o qua si esprimendo un calcio arrendevole e squisitamente dal sapore difensivo, mantenendo prevalente mente la squadra bassa, mentre il Sassuolo ha attaccato libero sugli spari per quasi tutta la partita.

Il Sassuolo squadra appena rinnovata con l’inserimento di molti giovani in avvio di questa Campio nato ha menato le danze sua sponte,dati e statistiche alla mano per tutti i 90 e passa minuti (5 a memoria ca. recupero). La squadra di casa se non erriamo ha fatto 17 circa tiri in porta molti dei quali occasione da gol,complimenti a Musso che si sta rivelando un grande portiere tra i giovani,una garanzia per il futuro assieme a De Paul, Fofana deve migliorarsi mentre Lasagna si continua a vederlo come il milite ignoto, speriamo che Nicola riesca a ricostruirlo ma da che appare sarà molto dura. Teo grande attaccante?…lo fosse stato sarebbe ancora alla mia squadra allora preferita in gioventù assieme al Milan d’antan ( non vogliamo dimenticare nella storia i grandi Club che furono -Juve -Inter- Real M.), quello che fu il grande Anderlecht capace di battere anche le precitate e vincere titoli per Club Europei e forse non solo… . ( Bruxelles les abattoir…per chi non conosce la capitale Belga – macellavano ed esportavano carne a quarti in tutta Europa tutti i giorni.). Opra come sostiene anche il DG Pradè dell’Udinese si deve costruire la squadra nel senso che vanno individuate le strategie e i ruoli per ogni giocatore adottando via via il modulo più idoneo a produrre punti in luogo del 35-2 dovrebbe essere costruito altro ruolo per arrivare al più consono 4-3-3 che richiede gioco molto veloce e passaggi ai compagnia conosciuti a memoria o quasi per essere adottato tale ruolo, alla Zaccheroni ma anche il primo Guidolin la squadra sapeva a memoria dove e come farsi trovare a ogni movimento… . Amoroso era un tecnico in questa fase capace di 5 accelerazioni per arrivare in porta, poi Bierrhof che da esimio sconosciuto è diventato a Udine un signor capocannoniere del Campionato. Ultimo il grande Totò macchina da gol e fantasia. Le vedute del calcio riflettono molto la preparazione e la lucidità mentale. Jquello che ancora manca a questa squadra oltre la continuità e la dovuta profonda autostima individuale e di squadra. Carattere e volontà di vincere con la giusta misurata ma perpetuata rabbia di voler arrivare alla conquista del miglior risultato possibile.Un conto anche perdere dando tutto… .altro giocando sottotono o per nulla.

A Sassuolo l’Udinese avrebbe potuto e dovuto dare di più e il materiale idoneo pare lo abbia da quanto si sente in giro da cosidetti tecnici del calcio. Debbono tirare fuori il coraggio e bando alla paura, tre tiri contro i 17 del Parma in porta sono troppo pochi, altro sarebbe stato fare 1 tiro con un gol almeno, ma i tre fatti e parati sono pochi a dispetto della produttività dell’avversario che per fortuna dell’Udinese un grande Musso e la dea bendata l’hanno salvata. Merito anche dell’avversario che pur avendo buoni attaccanti in questo periodo stanno abagliando tutto pure loro.

Lasagna entrato in qualche spuntone di partita continua a essere una mina spuntata. Nicola insiste nel dire che Lasagna è un attaccante di più titolare, per noi potrebbe non essere così per certo può essere negli ultimi 25 metri un giocatore di manovra, ma una prima punta serve eccome.

Oppure per come la vediamo noi pure un 3-4-3 con Lasagna-Pussetto centrale e De Paul il trio Pakai d’attacco, orchestra che potrebbe suonare e cantare bene negli ultimi 25 metri. Un attacco capace di macinare gol con facilità e continuità serve, specie per contrastare chi ha un attacco forte,prendi gol ma li fai. Contrro il Sassuolo è mancata l’intensità. Lasagna per Berhami non fosse per eventuale infortunio di quest’ultimo per noi è azzardato, per allentare la pressione del Parma serviva il miglior Berhami al centrocampo,solo che quest’ultimo deve funzionare di più suonando la fisarmonica e facendo attenzione ai passaggi lunghi dell’avversario e alla posizione territoriale che occupa.. Tuttavia bene la difesa per aver messo in fuori gioco l’avversario al momento del gol del Sassuolo, poi annullato con il VAR.

Ecco che a serve un attacco che fa male. MODULO: non impiegano un 3-5-2 ma un 5 – 3 – 2 che diventa se tutto funziona anche un 3 – 5 – 2 con i laterali che corrono su e giù. Morale di una triste favola: il centrocampo si è ritrovato in inferiorità numerica qualora ci fosse stato un rabbaltamento di gioco o per un passaggio errato o per recupero della palla di un avversario qualsiasi, ieri Ter Avest a destra e Pezzella a sinistra ( sostituto di Samir infortunato) vengono abbassati a guardia della propria porta o alzati se in possesso di palla,ma in questo melodramma rimangono in fase di gioco dei vuoti per cui la difesa viene indebolita stante che al centrocampo rimangono solo Larsen,Ekong e Nuyting a protezione della porta di Musso. L’inferiorità numerica ha costretto spesso Fofana, Berhrami ( 8’ st. sostituto di Lasagna ma che subirà n fallo duro tra le altre cose…) e Mandragora a fare gli straordinari imprevisti rincorrendo su e poi giù in caso di contropiede della propria squadra. Il Sassuolo con le sue serpentine e con il dialogo dx-sn ha cercato di approfittarsi di questa situazione che sbilanciava l’Udinese. Un tiro degno di nota è stato fatto partire sempre grazie a De Paul e Pussetto da Mandragora che a sorpreso e a distanza ma libero da ostacoli ha cercato la soluzione che non si è avverata date le parate di Consigli. Entra poi Machis ( 28’ st ) in sostituzione di Pussetto, ma Machis sparacchia la palla qua e la ma nulla di costruttivo. Ci fosse stata una squadra non alla riomana ma bilanciata in ogni ruolo forse entro i 90 sarebbero riusciti almeno in un contropiede produttivo. Fatto stà che l’Udinese non si allontana dalla zona calda dei bassifondi e contro l’Atalanta domenica pv sia pur al Friuli sarà durissima. Quando la finiremo con l’Udinese altalenante?.Altra linea non più gotica ma sul Piave e Tagliamento con pervie alla nuova Caporetta Udinese senza voler fare l’uccello del malaugurio e con tutti gli scongiuri. Urge fermezza e volontà mentale carica di autostima oltre che preparazione atletica-tecnica e fisica, senza tutto questo pensando a Natal4e e ai dolcetti non cresci. Sacrificio,sacrificio,sacrificio …molta umiltà e preparazione. Ora stà a Nicola rivedere ciò che non va ma non creda di ripetere la partita con la roma né al 5-3-2 blindato di più,errata manu est… .

I migliori Auguri all’Udinese che vogliamo domenica ogni difficoltà rimossa vincente,le armi le ha le tiri fuori convintamente. Per Mandragora è stato un ottimo risultato,per Berhami presto verranno i risultati, con la fase propositiva, ma dove stanno?… Domenica dopo domenica una la fai e tre le perdi?… . Nicola: non prendere gol se possibile perfettamente d’accordo ma dissentiamo in quanto se l’attacco funziona e diventa pericoloso può rispondere sempre a eventuali gol presi, ripetiamo con un centrocampo coperto e la difesa a 3 o a 4 ma meglio a 3 senza i vuoti a centrocampo visti a Reggio E. (errori anche questi…), non era detto che il Sassuolo fosse stato in grado di colpire e ferire.. Reggio Emilia capitale del grana padano, formaggi, tagliatelle e tortellini, mentre le Lasagne sono rimaste ancora una volta inconcludenti a Udine. Urge una punta vera salvo pronto l’esplodere di Theo, detto come augurio.