Torino – Udinese allo Stadio Olimpico di Torino, risultato finale 2-3, contro un Toro ancora problematico ma al cospetto di una grande Udinese molto impegnata, cresciuta, sicura finalmente della propria forza. Se sei convinto un avversario può anche apparire più debole,ma in realtà è la tua convinzione e la tua forza a spronarti e a plasmarti Fluctuat nec mergitur: E’ agitata dai flutti ma non fa naufragio, motto della Città di Parigi sui suoi stemmi voluto anche pert la Chiesa Cattolica che malgrado le tempeste non si sommergerà. Vale anche con allegoria sportiva per la nostra Udinese,grazie a Mister Gotti molto amato dai giocatori da che risulta e che dal no “allenatore” ora può apprezzare la sua opera plasmata nel tempo e costruita ab ok. Sperando non si fermi causa infortuni o altre vicissitudine, alle quali facciamo gli scongiuri. E ancora: Faber est quisque fortunae (Cicerone , De Rep,I-1) : Ciascuno si foggia (e prepara ) la propria fortuna .La difesa dell’Udinese disattenta per un attimo con Samir che in fase di recupero di un pallone passatogli nientemeno che da Musso su rimessa di gioco, troppa grazia non aiuta la palla a uscire dal campo, ne si accorge dell’arrivo da dietro dell’avversario, palla che poteva essere diretta sul fondo campo concedendo un calcio d’angolo o buon suo spedendola oltre la linea bianca dall’altra parte per una semplice rimessa in gioco,ma la tiene in campo e se la lascia sfilare dalle gambe da Bonazzoli libero di giostrare indisturbato il quale la passa al Gallo del Toro tale Bellotti che taglia con un tiro la porta dell’Udinese facendo fesso pure Musso che fin a quel punto aveva parato tutto il parabile.Il centesimo canto,peraltro immeritato del gallo. Sono cadute le braccia ricordandosi dell’Udinese che dal vantaggio meritatissimo con un gioco stupendo in vantaggio di 2 gol sull’avversaria è capace di farsi pareggiare invogliando l’avversaria a vincere a quel punto, la posta in gioco. Pareggio che avverrà quasi allo stesso modo alla prima risalita e sempre dalle parti di Samir ancora disattento, stenta a imparare le lezioni del campo. Mai e poi mai ci aspettavamo una reazione da parte dell’Udinese che voleva vincere a tutti i costi, dopo quel disgraziato pareggio avvenuto su una partita già in mano netta dell’Udinese di gran lunga superiore alla squadra di Giampaolo, specie nel primo tempo con un bellissimo gol di Pussetto al 24’ e nel secondo tempo con Bonifazi a quel punto perno centrale della difesa voluto dal buon mister Gotti, che aveva una difesa ballerina dopo l’infortunio di Nuyting, con l’Udinese in estrema difficoltà tanto che sembrava demoralizzata al punto da cedere a momenti, ma nulla da fare. Occorreva inventarsi qualcosa. Gotti : fuori Deulofeu e dentro Nestorovsky, oltre che fuori Walace e dentro Mandragora fresco di rientro da infortunio. Il canto argentino prima con Pussetto poi con De Paul al 9’ della ripresa non è bastato,in aggiunto è arrivato in aiuto quello macedone di Nestoroswky. La sostituzione è stata solo una mossa preventiva azzeccata per aiutare la squadra con forze fresche per ridare una boccata di ossigeno e di fiducia in più. Cambi azzeccati senza togliere meriti a nessuno. Appena effettuati i campi ecco altra meraviglia De Paul palla al piedi serve Pereyra il quale a sua volta suggerisce una buona palla a Nestorovsky che con un tiro veramente da maestro impallina il portiere avversario tagliando tutta la porta, ecco il risultato che risulterà definitivo e pieno, l’Udinese di nuovo in vantaggio con tre punti in mano. Il Toro suo malgrado dopo aver provato facendosi aiutare dalla difesa degli avversari sono rimasti ammutoliti . Il tutto pro toro e contro nall’arco di 5 minuti, il Gallo canta troppo presto e le galline non ci stanno. La partita è ripresa di gran carica dopo il 2-2, Udinese forse anche un pochino fortunata grazie ai pali e la traversa ma questo capita troppo spesso anche all’Udinese al momento ospite in campo.-Sono i misteri del calcio ma questa volta l’Udinese veloce,dinamica,capace di idee e di inventare è riuscita anche lontano dalla porta amica storia a sé.
Il merito del risultato e la conquista dei 3 punti è tutto merito dell’Udinese cosa ripetuta più volte in campo sia dai cronisti così come gli esperti che seguivano la partita. Il canto argentino-macedone stavolta ha funzionato. Speriamo che Gennaio non ci rubi nulla in termini di mercato.
Ora speriamo in una ripetizione con il Crotone squadra ostica che a Udine non dovrebbe poter essere particolarmente avvantagiata, detto che ogni partita ha le sue difficoltà.
Detto dal Capitano De Paul” continuare così per la gioia dei nostri tifosi”.-