Tanto di cappello, Udinese. E ora vediamo se ti puoi avvalorare

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UDINESE vs INTER Stadio Friuli anche oggi sotto un bagno di pioggia fredda, campo in buone condizioni anche se parzialmente scivoloso.

Vulgare amici nomen, sed rara est fides (Fedro III,8) (Comune è il nome dell’amico,ma la fedeltà è rara…).

Altro vox clamantis in deserto (S. Matteo,III,3) in questo caso quanto era stato detto, a proposito di Udinese su mister Gotti, che avrebbe subito una diffida con pronto trasferimento in caso di sconfitta contro Atalanta e Inter.

All’8’ l’Inter segna con Lautaro ma era in evidente fuori gioco quindi gol annullato tra le proteste dell’Inter che pretendeva con Conte l’assegnazione del gol. L’Udinese deve posizionarsi meglio come ha fatto dopo in modo da non permettere agli avversari di doppiare la difesa.

In entrambe le partite come fanno spesso i giocatori si sono imposti la il bel motto tradizionale “ uno per uno e uno per tutti” in senso di unicità e coesione sapendo di scontrarsi contro due mastodonti di questo campionato, in debito di punti in classifica generale del Campionato che l’Udinese chiude a 18 punti causa infortuni tra gli attaccanti con Okaka e Pussetto in lungo riposo forzato. Lasagna sul quale la Società e i tifosi si aspettavano una valanga di gol grazie alla sua sedicente velocità,però a nostro modesto avviso è un giocatore di movimento più che di attacco e chiude l’andata con la miseria di 2 soli gol. Dobbiamo ringraziare tutta la squadra se si trova al margine di quasi 20 punti, 18 per l’esattezza in classifica generale. Nessuno escluso inclusi i giocatori in infermeria che hanno emulato Lasagna. Ora vedremo0 sul suo destino annunciato in partenza a Verona, se così sarà e Lloriente annunciato in arrivo a Udine,certo sono voci giornalistiche come ha detto ieri il buon DG Marino. Ma a Udine urge l’arrivo di un attaccante forte e continuo in grado di dare una mano ai rimanenti quando rientrati in gioco. Lasagna sta segnando sempre meno in luogo di crescere e già da circa 3 anni ci si aspetta una crescita che ancora in essere non appare all’orizzonte. Non si parli sempre e solo di vendetta o meno della Dea bendata.

La realtà è che in serie A o la butti dentro o non conti nulla, se non produci ti danneggi e danneggi la società,troppi pareggi e sconfitte strada facendo che questa Udinese forte all’occorrenza poteva far sue, portando risultati a casa. Invece aspetta l’arrivo di due corazzate in questo Campionato costringendo l’Atalanta forse un pochino stanca ma sempre uno squadrone che contro un’ottima Udinese è costretta al pareggio rinunciando per ora alla risalita al 3 posto in classifica generale. Molti su questo anelano dubbi, ma dall’una l’Atalanta non teme nessuno e, lo ha dimostrato sua sponte sia in Campionato che in Coppa… . Se invece viene costretta al pareggio significa che qualcosa vale pure anche l’Udinese che da squadrone appare immeritatamente una cenerentola, così non è e la classifica è avulsa dai meriti reali. L’ assenza e la mancanza di attaccanti continui dal gol facile si sente, eccome.

Sia contro l’Atalanta che contro l’Inter la concentrazione e l’attenzione è stata massima però l’errore di Becao su rinvio con passaggio diretto sul piede di Lautaro che ha occasione unica da gol il quale tira trasversalmente sull’angolino un tiro molto forte sul quale si avventa con un balzi felino e miracoloso Musso che, ripara al misfatto. Per il resto della gara null’altro da aggiungere. Si può dire unica parata difficilissima.

Bravo anche Barella che sfiora di un niente il palo esterno. Lasagna al 13° ha una buona palla ma alza la mira e la spara alle stesse. Al 21° è De Paul che offre palle in questa partita a Lasagna improduttivo e fa buon lavorio con Pereyra sempre utile. Al 52’ De Paul solito costruttore di gioco,vede la posizione di Lasagna e Pereyra al quale lascia la palla e da quest’ultimo a Lasagna che la liscia male e la spara in Duomo.

Chapeau a questa Udinese ma ora urgono recupero punti a partire dallo Spezia diretta avversaria,partita non facile in quanto squadra ostica ma non rimangono altri margini. Proseguiamo con la partita:

Al 64’ l’Udinese per una volta si fa trovare scoperta, L’Inter avanza in due contro due con Hakimi che si posiziona a destra e Lukaku al centro. Il passaggio è lungo la palla se ne va senza che Lukaku riesca a prenderla per fortuna… Errori questi che in genere non perdonano. Al 74’ altra occasione per l’Inter con il solito Hakimi che però va a vuoto. Quindi l’Inter si è impegnata al massimo nel suo interesse brava l’Udinese a fermarla. Ora va migliorata la difesa e l’attacco la prima eliminando errori,per il secondo servono attaccanti tiratori scelti e continui.

La prestazione complessiva della squadra ha convinto ma da dirsi che anche Gotti emulando la partita dell’anno scorso ha indovinato ricambi giusti alò momento giusto. Dispiace per l’uscita dell’ottimo Arslan fatto uscire però in quanto era stato ammonito e,quindi, a rischio.

Verso la fine della partita Conte esagitato al solito è stato espulso assieme al suo vive per critiche e reazioni inappropriate quanto insensate contro l’arbitro Maresca di Napoli che ha in questa partita arbitrato senza demerito. Solite pretese di allenatori che si sentono Napoleone, ma che poi sonio quello che possono essere nulla di più.

Partita ben combattuta sotto il diluvio sia nel primo che nel secondo tempo. Cresci ancora Udinese, fai rispettare la tua vera forza.

Se via Lasagna c’è Llorente poi sotto con un altra punta: Lammers e/o Cutrone.-

Potevamo stare meglio ma il recupero di 2 punti pesantissimi sono molto positivi e lasciano ben sperare specie con i nuovi rinforzi,sempre se arriveranno.