B & N | Il gruppo Udinese che non quadra: un film già visto che deve presuppore un futuro lieto fine

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A inizio Campionato avevamo osato esprimerci su questa Udinese, malgrado esternazioni qualificate sul fatto che questa ” buona, brava e forte più di tutte le altre formazioni”, ebbene noi avevamo osato paventare il fatto che,se si salva è già un risultato, senza nessuna cattiveria. Poi ci siamo anche ricreduti dopo la prima sconfitta del Milan e, di quella che sembrava a inizio Campionato come la squadra sorpresa,tanto era cattiva, reattiva, scattante, veloce, capace di sorprendere chiunque. Se subiva gol reagiva e recuperava, ma spesso non solo.

Ora tutto questo è svanito con il sogno, ogni giocatore va per le sue individualmente perso sul campo e confuso, la squadra Sottil è sparita.

Ci ricordiamo delle mele marce,di un tempo?. Ora ci chiediamo se lo spogliatoio sia ancora unito, visto che un balzo dall’alto verso il basso tanto repentino è impossibile. Vecchi contro giovani o viceversa?, possibili invidie quanto bramose ma inutili?. Questioni di mercato e brama di fama?. Infatti chi viene a Udine è convinto che questa squadra sia un trampolino di lancio e basta, da quanto abbiamo potuto capire,ma fosse così non va.

Ecco il conto da pagare affidandosi a gente straniera,squadre che di locale hanno poco o nulla, a scapito del lancio, e della preparazione, dei nostri migliori giovani. A spese pure delle nazionali che non sono già più tali. Dove sta il vero e puro interesse a rappresentare i colori e una maglia?.

Viene da riflettere profondamente. Ricordiamo una frase attribuita falsamente a Cartesio,ma in realtà parte della cultura aristotelica : ” natura asbhorret vacuum “,ovvero: la natura ha orrore del vuoto, che pare non esista nell’Universo se vero che pure i buchi neri sono materia capace di inghiottirti se finisci dentro. Ecco che riflettendo sul Campionato pare proèprio sia accaduto o possa accadere questo,anche se ci auguriamo non precipiti ormai tra le ultime,ma…?.

Mentre W. Shakespeare : “The saying is true ecc…”” esempio secondo il quale il vaso vuoto è quello che rende e promana il suono più ampio. Per avere un buon suono non serve complicare il gioco come il lavoro, con un gioco veloce e tecnico ma semplice e scorrevole a volte si ottengono i migliori risultati. Inoltre seguendo Renè Descartes : ” viva la Verità ” difficile da raggiungere ma non impossibile da ottenere. Ad impossibilia nemo tenetur, nessuno è tenuto a fare l’impossibile. Nessuno pretende tanto,ma neppure il vuoto e il nulla assoluto come accaduto ieri a Roma, parlando di calcio giocato, oltre che ,per buona parte della partita.

Nel primo tempo l’Udinese parte benino per non dire bene,combattiva e apparentemente reattiva,anche se al solito crea occasioni ma non realizza e di queste, ve ne sono state più di una. Nel calcio è noto che ogni due tentativi andati a vuoto, il terzo deve entrare nel sacco. Almeno uno ogni tre.-Dispiace per Success ma finora ha dimostrato di non avere assolutamente dimestichezza con il gol,mentre sfortuna ha voluto che proprio questo settimana Beto fosse fermo per una influenza. Arslan solitamente il più combattivo anche nella costruzione rimasto in panchina e non si capiscono i motivi. Nelle prime fasi l’Udinese aveva capito che doveva circondare e difendere il proprio territorio,coprendolo tutto, per poi recuperare e attaccare.

Pare fosse schierato pure un certo, Samardzic ma ci sembra, sperando di non errare, di averlo visto poso reattivo e carico, come troppi suoi compagni. Udogie non era il solito,forse pensava ai tavolini del bar che aveva demolito pochi giorni prima,fortunatamente con soli danni materiali. Mancini il primo a tentare per la Roma,di testa,ma il bravo Silvestri al solito risolve tutto.

Passano i minuti, verso la mezz’ora di gioco la Roma incattivisce la partita e comincia a mimare falli gettandosi a terra ovunque,ma l’arbitro Giua pare non sapere che pesci prendere per calmare il bollenti spiriti,conducendo la partita alkla pari verso un risultato quantomeno più positivo possibile. Specie Pellegrini specialista in cadute libere. Le cadute sono un chiaro tentativo di condizionare l’arbitraggio di Giua, che debole non sa cosa fare e lo si vede.

Per fortuna il gallo Bellotti lo si vede poco, più che altro è Mancini capace di minacciare l’Udinese. Così come Wijnaldum fa qualche buona battuta popi nel secondo tempo,sarà sostituito da Matic.

Siamo nel calore invernale della steppa e il buon Udogie oggi si perde,mentre dall’altro lato Ehizibue si dimostra attivo ma volendo straffaere,perde palloni su palloni,insomma nulla di buono.

Vogliamo ricordare che il bravissimo Pereyra,eroe dell’Udinese, al 37′ p.t. diverrà suo malgrado,la fonte di ogni male in questa partita,infatti sarà lui in quanto ultimo giocatore in fondo al campo (cosa ci faceva li? ) a deviare una palla che sarebbe finita fuori di mano, che significa assegnazione del “calcio di rigore” alla Roma da parte del Var sempre attento per la Roma. La stessa cosa non accadrà verso la fine della partita allorquando ci sarebbe stato un

fallo in area Udinese ma non solo questo con il Var che per l’ Udinese non fischia nè l’arbitro meno il Var, questo il bicameralismo competente a Roma . Tra la gioia delle tifoserie Romane solite mattachione se basta questo termine, zitti se perdono.

Certo che i comportamenti dell’Udinese invogliano ultimamente a tifargli contro senza esagerare,a fin di bene,sperando capiscano, ma pare di no.

Dopo il calcio di rigore della Roma parato da Silvestri,ma con una pur brava difesa dell’Udinese fa una dormita su ubn pallone che dopo il rigore finisce tra i piedi di Bove che segna con un tiro trasversale.

Poi più nulla,solo cattiveria in campo che Giua non controlla,placaggi a ogni tentativo di attacco della squadra ospite, che ha assegnato 4 biglietti gialli all’Udinese mentre alla Roma fallosa a tutto campo solo uno. La Roma usa carota e bastone,l’Udinese non la imita e il risultato è che dopo il rigore in meno di 10 minuti altri 2 gol impossibili da prendere entrambi di testa con giocatori liberi in area.

Alla prossima, dimenticato Deulofeu, sperando in un rientro di Beto (de minimis), con Pereyra squalificato, contro la ” modesta” Cremonese ultimamente estremamente migliorata e incattivita non sarà una festa al Friuli di Udine e la Cremonese verrà per vincere confidando di rivedere questa Udinese in queste misere condizioni,ormai con giocatori che si sono rivelati alquanto commiserevoli e deplorevoli, mentalmente scarichi o assenti,superficiali nei comportamenti e senza voglia o capacità reattiva. Se subisci gol e non sai rispondere dall’altra parte,stai a casa che è meglio,viene da dire. Specie trattandosi di professionisti cosidetti, in aattesa di lancio su Marte o Giove non certo in queste condizioni su campi di calcio.

Comunque cara uidinese non basta credersi arrivati,rifiuttando un ritiro come fatto per preparare questa partita,di più con in mezzo un incidente automobilistico,fyuori dal campo ( di notte,brillante a rosso o bianxco?),altro che preparazione,serve e uyrger disciplina,comunque veda la società magari mano al portafogli cos’ capiscono.

Il rigore per l’Udinese calciato da Perreyra in bocca al portiere, tiro ed esecuzione simil Roma,ma con palla debole trattenuta dal portiere e poi rimessa lontana in campo .

I 150 tifosi che cantavano a Roma a sostegno dell’Usdinese continuino pure a caantare,nobn si sa mnai,che i giocatori di casa, si sveglino. Che vergogna. Ti sbaffi 850 km circa per sostenerli e la risposta è questa. Penoso.

Il Mou dopo il 4-0 dell’andata al Friuli di Udine lo aveva detto,verrete a Roma ed ha mantenuto la parola con il 3-0. Pareggio tra gli allenatori. Balzo a dfestra in classifica generale per l’Udinese,sarà arduo recuperare per come stanno le cose.

Ha ragione Sottil: ” Se facevamo il 2-1 su rigore l’avremmo riacciyufata”. Caro Sottil i : SE e i MA…non ci debbono stare, servono i gol e basta.

L’Udinese usi bastone e carota, essere troppo buoni costa caro.

Non ci rimane che augurare loro,malgrado tutto ogni bene pure a Sottil magari possibile vittima di questa ingrata situazione. A Giugno pulizia nello spogliatoio,magari vendendoli in Carnia o in Valcanale e non ce ne vogliano per questo. Ognuno e,lo diceva anche Gesù,deve avere il Suo secondo i proprio meriti,posto ve ne siano e secondo Verità. E’ la terza delle ultime partite che perdono stante che contro il Monza il pareggio è stato un miracolo piovuto dal Cielo unitamente alla realizzazione di Beto che sa tirare i rigori a differenza di qualche altro. Nessuno cene voglia ma in libertà di pensiero siamo liberi… .

Mi è passato per le mani un vecchio articolo, che titola è il mese degli esordi, ma Bacao, Beto e Arslan sono punti di domanda, oggi in capo alla continuità questi punti di domanda non si sono risolti del tutto ma non solo per i precitati, ci sono varianti secondo i gusti.

FUARCE UDINESE- DAI FURLANS… FÛR lis balis a cheste squadre. Sperin. L’Udinese non merita certi trattamenti disdicevoli e rifarsi al caso dopo tuttre le prove è troppo arduo.

Di Carmino Deotti