Dopo aver dovuto dilazionare la nostra uscita periodica di questa rubrica in ragione di comunque non gravose problematiche contingenti, eccoci qui di nuovo a parlare delle economie interne alla gestione sportiva propriocettiva targata Udinese Calcio. Nel frattempo sono passate un paio di settimane. Il tempo di vedere due o tre partite che hanno permesso di benedire un trend di significativa ripresa, sia in termini di risultati sia di gioco, introdotto dalla squadra bianconera. Squadra che è divenuta più tenace rispetto ad ogni avversario. Una Udinese capace di preservarsi al meglio rispetto alle offensive avversarie, e quindi di ripartire in controfuga offensiva con maggiore determinazione e concretezza. L’unico ingrediente che ora è ancora indisponibile è la regolarità in fase di realizzazione offensiva. Se in buona sostanza l’Udinese riuscisse a mettere la palla in fondo al sacco qualche volta di più si garantirebbe una mole di risultati (e quindi di punti utili a fare classifica e morale) superiore, e a questo punto la squadra avrebbe già valicato il confine che la porterebbe a gravitare nel più fortunato lato sinistro della classifica tricolore. Comunque sia non è il caso di demordere. Anzi, quello corrente è proprio il momento per mettere il piede sull’acceleratore, almeno per qualche tempo, per lanciare l’assalto a quella quota che potrebbe essere più degna rispetto al lignaggio e alla qualità presente nel rooster bianconero. Qualcuno già parla di possibilità di raggiungere il decimo/nono posto in classifica in questa stagione, e l’Udinese non può astenersi dal provare a prendere l’adeguata rincorsa. Questo dopo che tra la fine di gennaio e la prima settimana di febbraio ha ottenuto esclusivamente risultati utili, anche di pregio se consideriamo pure il pareggio contro l’Inter alla Dacia Arena, per poi impattare solamente in casa della capziosa Roma targata mister Fonseca. Ora si fa ghiotta la possibilità di centrare una doppietta al cospetto di due avversarie senz’altro alla portata, come il Parma (in Emilia) e la Fiorentina (ad Udine). Fare sei punti per i bianconeri è tutto fuorché proibitivo, oltreché necessario perché bisogna prepararsi ad attutire il possibile colpo dato dalla trasferta a Milano contro i rossoneri, di sicuro non facile da affrontare e da nobilitare con un risultato utile. I punti vanno presi quando sono alla portata, e quindi buttiamoci a capofitto sulle prossime due partite contro le due grandi delusioni del campionato corrente. Di sicuro la sessione gennarina di mercato ha apportato grosse migliorie in termini di qualità in seno alla rosa bianconera. Di sicuro la novità più succosa attiene al ritorno nelle disponibilità tecniche di squadra di un centravanti di peso che funge da torre e contribuisce ad aprire il gioco favorendo l’inserimento in spazi più ampi degli altri giocatori offensivi a disposizione di mister Gotti. Si ritorna a mettere in campo l’ariete in zona offensiva, mentre c’è da registrare il benedetto ritorno in forze di un certo Delofeu, che se ha giocato anche al Barcellona e al Milan nel tempo un motivo ci sarà. Il plotone offensivo assume corpo e certezze quindi, e ora c’è “solo” da aumentare la prolificità in zona offensiva. Volendo proprio andare a cercare un problema nella squadra bianconera, questo può essere l’evanescenza che caratterizza per lunghi tratti l’Udinese di oggi. Si ritorna a parlare di discontinuità nella tenuta in partita quindi, ed ora sta a Mister Gotti rendere più continua una Udinese che è migliorata a vista d’occhio e che potrà incrementare i propri progressi. Ma in quest’ottica, ed il punto cardine è questo, bisogna fare presto…