PUNTO BIANCONERO | Iniziare a torto collo per poi restare senza ripresa, questo è il problema …

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E niente, stiamo semplicemente peggio di prima. Dopo i segnali un minimo confortanti denotati alla prima di campionato, a Milano contro il Milan, la luce dei bianconeri friulani si è davvero offuscata. Quasi spemta, potremo dire. Niente più coralità, niente più vigoria e prontezza fisica generale, niente coordinazione dello svolgimento della manovra. Motivazione scarsa. Ci dispiace dover “smontare” così presto i “nostri” ragazzi, ma la realtà è questa. La squadra non sembra proprio pronta per fare il suo campionato. Il punto più sconcertante attiene alla preparazione psicofisica del corrente gruppo squadra. Nonostante si vada dicendo che all’ombra del centro sportivo “Dino Bruseschi” in Udine si lavori duramente, i risultati di queste sgobbate davvero non emergono. E l’esperienza di soggetti comunque esterni alla scena tecnico sportiva ci dice che il problema potrebbe proprio essere insito nel fatto che il gruppo viene sottoposto ad una preparazione troppo stakanovista. Non si possono spaccare le reni precocemente ad una squadra nell’intento di perseguire l’obiettivo di raggiungere una elevata percentuale di “capienza prestazionale” già agli albori del campionato. Bisogna distribuire lo sforzo in maniera che la preparazione risulti maggiormente “sostenibile” possibile. E probabilmente è questo prezioso accorgimento che non è stato attenzionato a dovere, lasciando colpevolmente spazio a un dissennato lavoro “a torto collo”. Ora bisogna quindi con massima urgenza equilibrare le masse di lavoro atletico, lasciando respiro e quindi armonia e maggiore ossigenazione, anche mentale e motivazionale alla squadra. Questo perché bisogna prendere a fare quei punti utili a non sfigurare, sin dalle prime battute della “A”. Senza contare poi che, a titolo di primo sommario bilancio specifico, un punticino in Serie A dopo la seconda giornata incomincia a farsi un po’ amarognolo ai palati più accorti.