B & N | Udinese, devi ritrovare te stessa: subito.

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Dopo il sole vien la pioggia o la tempesta (peggio…), tanto la vien tanto la va.

Il tempo tutto toglie e tutto dà; ogni cosa si muta, nulla s’annicchia. (Giordano Bruno nè il Candelabro.).

A parte l’arbitraggio che ha visto un professionista in campo ondivago sulla certezza del suo operato estremamente incerto.

Dopo il bel tempo e la saga costruttiva durata ben 8 partite positive tra pareggi e vittorie con la sola partita contro il Milan che sarebbe la nona, troppe le sconfitte per insicurezza mentale con status che non vorremmo in caduta libera, detto che fisicamente la squadra c’è.

Si dice che le altre squadre ti studiano, bene,ma non si può non sapere questo e di conseguenza usare la furbizia e la fantasia,sia nella preparazione dei match sia nelle partite giocate sul campo.

L’Udinese non ha perso per inferiorità rispetto agli avversari,visto che sappiamo che la compagine è forte e ben preparata. Strascichi nel post Coppa andata male?, inammissibile visto che visto che lo stesso Sottil nel post partita ha affermato che qualcosa non gli era piaciuto, troppa enfasi, con inespressi calcoli stante che il calcio è oppure matematica e geometria, insieme, pura o variabile. Inutile dire che, sotto porta, troppi pali e traverse a opera dell’Udinese, i9n difesa troppi errori hanno favorito una squadra vincente con tutto merito,però inferiore per qualità all’Udinese che ha espresso poca rabbia,mentre il toro troppa con un arbitro incapace di placcare i loro animi e i loro troppi falli anche cattivi forse non sempre considerati da Marchetti, incerto nel condurre la gara di serie A.

Inammissibili i due gol presi nella propria porta,entrambi per disattenzione. La squadra lascia troppo sola la difesa, in luogo di chiudere rapidamente agli avversari, come facevano prima.

Stanchezza? per cosa? Una partita alla settimana non pare fatto eccezionale, anzi. Stanchezza mentale? pare strano un crollo tanto rapido,urge forza reattiva.

Non rimane che preparare seriamente una partita alla volta, ricostruendo il senso mentale in campo filosofico detto anche homunculus relativo alla mente/cervello.

Riacquistare sicurezza nelle capacità attentive oltre che nella sicurezza automatica che tutti dovremmo avere,dopo quella a breve e lungo termine. Anche le dicotomie trovano il loroi giusto spazio. Importantissimo in questa fase ritornare subito alla vittoria per riacquistare le giuste capacità psico-fisiche e mentali tali da recuperare la sicurezza necessaria. Vittoria aiuta ad altra vittoria, diversamente vai a fondo. Abbattere gli errori in partita la prima cosa, poi l’attenzione che deve seguire appositi crismi attentivi senza mollarla mai. Concentrazione per 120 necessaria con l’umiltà e la rabbia necessaria a far male all’avvetrsario non a se stessi.

Partita: L’errore difensivo di Samardzic (comunque brevissimo, peccato…) ha propiziato l’iniziale vantaggio del Torino,cosa che non doveva avvenire.

Errori pure dal Torino con Lukic e poi la parata di Silvestrin su Miranchuk, tutte queste occasioni in partenza a una squadra che non rispecchia valore aggiunto e il peso societario -organizzativo attuale dell’Udinese.

A>l 14′ Samardic non chiude su Vlasic così che il toto va in vantaggio,da dire che nessun giocatore corre con l’avanzare degli avversari verso la porta in copertura su spazi dove Silvestri in difficoltà.

Per fortuna pure il cadente Torino sbaglia in modo che Milinkovic mette in moto Udogie solito prointo a buttarla dentro avendo intuito il tutto.

Success al solito con la sua corporatura ruba spazi agli avversari ma per qualità di gioco ed elasticità plastica sulla stesso non ci siamo,infatti Deulofeu lo serve con dovizia essendo Success libero ma la sparacchia chissà dove mentre doveva essere gol a colpo sicuro. Al 69′ passa il solito Pellegri che non è un mostro,nessuno lo disturba in difesa nè lo marca ed è libero di fare un tiro che se lo riprova cento volte non segna,

Karamouk può segnare ma per fortuna la spara al settimo cielo.. Al 94′ Beto riceve palla da Deulofeu e spara un bellissimo tiro ma a differenza di Silvestri sul secondo gol contro l’Udinese, il portiere del Toro para fortunosamente e in extremis, per dire che l’unico pericoloso oltre a Udogie è il solito Beto un pò poco.

Domenica p.v. l’Udinese se la vedrà contro la Cremonese squadra sempre o quasi perdente ma più ostica e chiusa del Torino oltre che fallosa esplicando un gioco dove il fallo va alla grande.

L’Udinese faccia un gioco con fraseggio molto veloce e scorrevole,gioco semplice ma fatto per il gol in maniera semplice-.Serve a ritrovare l’anima vincente. Sarà una partitacia durissima. O magni questo osso o non salti il fosso.

Carmino Deotti