Questa Udinese si, incute grande speranza nel futuro, quantomeno prossimo…

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VENEZIA vs UDINESE: Stadio Pierluigi PENZO: Sant’ Elena di Venezia.

Arbitro: GUIDA di Torre Annunziata. 6. RISULTATO FINALE: 1 – 2 .-

Fiat lux – sia fatta la luce. Sul piccolo campo di gioco dell’Isola che ospita la partita contro l’Udinese necessità ancora tanta luce a corrente continua. Continui aumenti e cali di tensione possono danneggiare l’impianto, che stavolta è composto da esseri umani, giocatori appunto. Forse la situazione del campo,troppo piccolo o altro hanno condizionato il rendimento e il destino di questa partita. Vinta ma senza allori,mentre ci si attendeva qualcosa in più,diremo una vittoria stentucchiata con un iniziale vantaggio per 0 – 1, infine il pareggio del Venezia del tutto evitabile al 41′ di Henry che non è quel terrore in attacco, Il gol del vantaggio Udinese al 36′ è stato siglato su calcio di rigore da Deulofeu, attore del fallo avversario in area e del suo atterramento.

Beto ancora una volta non è fortunato, crea ma non segna, questo il suo destino con Deulofeu pur bravo ma che non ti consente di fare gol,essendo per noi piuttosto trattenuto rispetto al armonico e fluente gioco di squadra,malgrado possa forse essere un campioncino (di lana) ma se titolare Success – Beto cambia tutto e lo abbiamo visto, 5 gol dei quali 3 di Beto al Cagliari non sono che saltuari. Ma ieri non solo Beto e poi nel secondo tempo Success che manca un gol e fa tanto gioco, più di un giocatore dei quali Soppy-lo stesso Udogie non lo abbiamo visto con la sua nota verve. Infatti quiest’ultimo ha commesso anche un errore difensivo che poteva costare caro. Insomma,l’economia del giocop di squadra non è stato esaltante,

La cosa positiva è stata che dopo il momentaneo pareggio del Venezia nel secondo tempo, la squadra a differenza di altre partite ancora una volta ha dato segni di voler reagire a tutti i costi, risvegliando il gioco con diversi tentativi andati a vuoto. Altra fortuna per l’Udinese si è avuto al 90′ sulla situazione di pareggio,assai triste contro il Venezia senza nulla togliere a quest’ultima.

La fortuna ha voluto che alla fine fossero assegnati 4 minuti di recupero causa gli stop e le perdite di tempo in partita. Continuato a giocare dal 90° al 92° circa a seguito di pressione dell’Udinese nell’attacco opposto e alle percussioni l’arbitro fosse stato costretto imperativamente ad assegnare un ennesimo calcio d’angolo, dopo i tanti già battuti, inutilmente. Si incarica del tiro Samardzic con i piedi vellutati e dalle indubbie capacità, dotati di un buon destra ma forse ancora di più sul sinistro, fa partire un tiro spiovente,una sorta di lunga palombella quasi a fior di traversa,i due “lunghi” erano li davanti Becao e più arretrato Beto che di testa non scherza. La palla arriva a Becao che di testa o di schiena (confusione) la spedisce dritto per dritto in porta, fregando Maenpaa che fino lì aveva parato tutto eccetto il rigore di Deulofeu. Due palle imparabili in tempi e modi diversi.

In difesa l’Udinese, oltre Silvestri in porta che si è comportato alla grande, Marì grande giocatore d’esperienza toglie ogni occasione al Venezia, facendo pure buone giocate puntate in avanti quale difensore offensivo che tiene d’occhio però sempre l’avantreno degli avversari in difesa, Perez rientra dopo l’infortunio capitatogli contro la Roma,fa una buona e attenta partita anche senza strafare per non incorrere in altro possibile infortunio. Ottimo il movimento della squadra anche senza palla, facendosi trovare sempre al posto giusto, Molina sorprende la difesa del Venezia, senza palla, distrae4ndola e preoccupandola, Ottimi interessanti servizi. Nel secondo tempo si incarica di una punizione che tira direttamente a fior di palo saltando la barriera,la palla cade vicino al palo a filo d’erba il portiere del Venezia, ci arriva appena a filo e appena in tempo visto che il tiro era pure forte. Arslan oggi aveva il compito perr lui impossibile di sostituire Pereyra quel Pereyra delle ultime partite, forse la posizione scomoda in campo,comunque su di lui ci si poteva aspettare qualcosa in più. Ritornerà a Empoli con il rientro di Pereira quel Arsdlan che conosciamo. In verità il Venezia è una realtà non così tecnica che applica regole da vecchio calcio chiudendo tutti gli spazi come nel vecchio noto gioco all’italiana, ma lui dava l’impressione di essere poco carico o troppo responsabilizzato e poco ispirato. Di più nervoso,bisticcia con un avversario e si prende una ammonizione. Walace molto fisico a centro campo, in più di qualche occasione dà l’impressione di voler fare qualcosa di più ma non ostenta oltre. Un Buon Makjengo sia pur con un pallone che finisce come un Ufo alle stelle, ma applica un calcio di grande affabilità e buona sostanza. Udogie scende in campo con buona volontà ma è meno incisivo del solito (fase difensiva) ma non rischia praticamente nulla. Su un intervento planato nel secondo tempo emerge forse la causa di tanta attenzione, sente una sorta di stiramento muscolare a una gamba tanto da doversi fare sostituire da Zeegelar al 27′ st,il quale quest’ultima farà bene la sua parte (provvidenziale una chiusura in scivolata su un avversario lanciato verso la porta…). Beto avrebbe potuto fare meglio ma lo rivedremo, un buon tiro ma impreciso,nel secondo tempo impensierisce poco la difesa avversaria,tuttavia rimane necessario all’economia di squadra e lo vediamo meglio in compagnia di Success da titolari. Samardzic fa una ottima partita dal 24′ st. quale sostituto di Arslan, alla fine si incarica di quel tiro mancino a rientrare che al 94′ circa da la vittoria di misura allo scadere del recupero o quasi. Al 90′ ancora in pareggio, già approdava la delusione intestina, malgrado la squadra non avesse demeritato e fosse stata reattiva, poi il miracolo. In pareggio al 90′ i i 4′ minuti aggiuntivi per recupero hanno ridato lustro e verità sulla forza reale dell’Udinese. Comunque bene il risultato meritato sul campo,ma dobbiamo aggiungere che ci aspettavamo una bella partita cvon un canonica e capillare netto risultato, malgrado il Venezia fosse una squadra ostica che si difende con vecchio gioco ma aggirabile sulle ali per poi passare dalla cavalleria veloce delle ali all’attacco muovendo le fanteria o i mezzi corazzati,mancano gli aerei in quanto il gioco aereo non è fatto tanto per queste realtà. Contro il Cagliari abbiamo visto altra partita,che ora ci auguriamo di rivedere allo stesso modo e maniera contro l’Empoli al Friuli,senza deludere la platea. Di Jajalo entrato nel st. con Soppy capace di guadagnarsi il calcio d’angolo che produrrà il vantaggio del 1-2.-

Aggiungiamo che Soppy entrato nel secondo tempo poteva evitare ,abbagliato dal sole o no (sceglieva altra soluzione…), di sicuro vedere passare con un assist di testa la palla a Henry è stato proprio deludente. Per contro grande intervento di Becao che ha pure rischiato,ma senza fare fallo planando in scivolata a disturbare Henry che avrebbe potuto segnare, l’arbitro lo grazia conoscendo Becao che non nutre cattiverie verso nessuno ma fa solo onestamente il proprio lavoro.

Cioffi quanto all’Udinese che verrà non faccia lo ” Zelenscki” calcistico dichiarando seccamente: ” so dove voglio arrivare”. Un poco di umiltà non guasta mai, tutti noi sappiamo dove e come ” vorremmo ” arrivare,ma senza,purtroppo,certezze,la vita a volte sorprende. Non sempre è possibile per vari motivi realizzare ciò che voglia,comunque fiducia in Cioffi non manca,essendo egli sui generis di una umiltà e una capacità comunicativa impari nel calcio. Ora l’Udinese marci verso la salvwezza sicura oltre i 40 punti.-

I giocatori e Cioffi ci rincuorano perché la squadra dimostra di essere affamata di gol anche se la precisione e l’intensità nelle esecuzioni potrebbe ancora crescere.

Finalmente forse non serve guardarsi alle spalle ma se non altro l’amor proprio fa si che si possa almeno superare l’asticella dei 40 punti,cosa possibile.

Un saluto particolare da parte mia e della testata a all’ex portierone TURCI ora collaboratore di UdineseNews che seguo settimanalmente, per conoscenza diretta.

Carmino Deotti